domenica 12 maggio 2013

Into the Storm, fotografia e timelapse nell'occhio del ciclone

Con l'arrivo della bella stagione iniziano a fare capolino i primi temporali estivi, davvero suggestivi al crepuscolo o di notte quando i loro numerosi fulmini danno spettacolo nel cielo. Memore di precedenti occasioni, nelle quali mi ero fatto cogliere impreparato, ora mi porto sempre appresso la strumentazione al completo. Grazie a questo accorgimento ho potuto mettere a punto il setup in pochi minuti alle prime avvisaglie di un temporale in arrivo.

Per poter fotografare un temporale bisogna innanzitutto non esserci sotto! Altrimenti vi troverete con la strumentazione zuppa ma sopratutto non potrete cogliere i fulmini nella loro interezza, inquadratura possibile solo da una certa distanza. Ad esempio in questo caso mi trovavo nella fortunatissima situazione di trovarmi in una sorta di occhio del ciclone con temporali tutto attorno a me ed il cielo stellato al di sopra, davvero suggestivo! 

Quindi bisogna mettere la macchina fotografica sul cavalletto, impostare un diaframma abbastanza chiuso (es f.8-11), bassi ISO al fine di ottenere il tempo di scatto il più lungo possibile compatibilmente con la luminosità ambientale per non avere saturazione del sensore, può essere necessario aggiungere un filtro ND. 
Se la vostra macchina ne è fornita potete usare l'intervallometro integrato per automatizzare la ripresa. Ad esempio in questo caso ho impostato tempi di scatto di 30s e l'intervallometro per scattare ogni 33s in modo da dare il tempo alla macchina di salvare il file sulla CF ed effettuare il sollevamento anticipato dello specchio (per limitare le vibrazioni). Da notare come se avessi messo 30s avrei ottenuto la perdita di un frame su due in quanto la macchina non sarebbe stata pronta a scattare subito. E' inoltre essenziale disattivare la riduzione del rumore sulle lunghe pose altrimenti per ogni scatto la macchina ne effettuerà un altro a tendina chiusa per la sottrazione del segnale di dark, facendoci di nuovo perdere un frame su due.

Importati tutti i frame, si passa alla selezione prelevando solo quelli che hanno catturato un fulmine. I migliori risultati della mia "caccia al fulmine" di ieri sera sono seguenti. E' stata apportata solamente una leggera post produzione per evidenziare il cielo stellato, il contrasto locale delle nubi ed alcune regolazioni sul pannello HSL.




E cosa fare con gli scatti scartati? Non buttateli via! Montando in un video tutti i frame della sessione ho realizzato questo suggestivo timelapse del temporale che permette di apprezzare, assieme con i fulmini, il continuo ed ipnotico movimento delle nubi.




Per realizzare questo video ho seguito i seguenti passi: dopo l'importazione in Lightroom ho aperto la cartella con il software freeware LRTimelapse. Questo si occupa di propagare a tutti gli scatti, in maniera opportuna ed interpolata, i cambiamenti che noi andiamo ad applicare ad un numero ristretto di Keyframe, permettendo di post-produrre tutti i frame di un timelapse in pochi passaggi.

Per prima cosa bisogna cliccare Initialize (1) per creare i file XML necessari a contenere i dati di regolazione. Quindi si seleziona una Zona di riferimento nell'immagine (2) che il software si occuperà di mantenere il più possibile costante in tutti i suoi aspetti, a prescindere dalle variazioni luminosità o colore dei frame. Notare come la luminosità (linea blu nel grafico) vari in maniera considerevole durante la sessione, per due principali motivi: il tramonto ed il flickering ovvero le piccole differenze di apertura del diaframma che, se non corrette, portano ad un fastidioso effetto lampeggio nel video.
A questo punto si seleziona un numero sufficiente di Keyframe (tramite la spunta 4) al fine di regolare la meglio l'aspetto durante tutto il video.


Essendo assenti cambi di tempo di esposizione o diaframma in questa sessione, il lavoro è di molto facilitato perché non vi sono bruschi cambi di luminosità. In caso invece vi siano stati, allora bisogna applicare il simbolo di Keyframe allo scatto precedente e seguente ogni modifica di impostazioni macchina, quindi renderli simili con Lightroom. LRTimelapse si occuperà poi di propagare queste variazioni, ne parlerò in maniera più approfondita in un prossimo articolo.
Selezionati tutti i Keyframe si procede cliccando Save, quindi si passa a Lightroom di nuovo per la post-produzione.


Si selezionano tutte le foto della cartella quindi con il tasto destro del mouse si apre il menù contestuale e si va a selezionare Leggi metadati dai file per importare le impostazioni di LRTimelapse.


A questo punto si limita la selezione ai soli Keyframe mediante il filtro ad una stella qui sotto evidenziato e si effettuano le regolazioni opportune ad ognuno, per adattarli al variare delle condizioni ambientali con il procedere della scena.


Portate a termine le modifiche occorre salvarle nei file XML mediante il comando speculare a quello usato in precedenza, ovvero Salva metadati nei file.


Ritornati in LRTimelapse si importano le modifiche effettuate ai Keyframe tramite il tasto Reload, notare come ora la linea gialla delle regolazioni di luminosità non sia più una retta ma presenti dei gradini, tramite il tasto Auto transition di andranno a creare delle variazioni graduali per ognuno dei parametri su cui si è andato ad agire in Lightroom. La retta a gradini gialla diventa una spezzata, come nella schermata successiva.


Ora bisogna occuparsi del flickering, per eliminarlo si usa il tasto Deflicker e le sue funzioni aggiuntive. Notare come dopo averlo premuto compaia una nuova retta arancione a picchi ed una verde più morbida. Tramite lo slider Avg. Smooth bisogna rendere la linea verde il più dolce possibile, si tratta difatti della luminosità in uscita. Tramite lo slider Strenght si vanno invece a rendere più aggressivi i picchi della retta arancione per eliminare quelli di luminosità più alti, in definitiva questa dovrà avere una forma speculare (nell'ampiezza dei picchi) rispetto alla retta blu della luminosità in ingresso.

Per finire occorre premere nuovamente il tasto Save, per inviare le regolazioni a Lightroom.


Tornati in Lightroom si devono selezionare tutte le foto, non solo più i keyframe, e se ne leggono le impostazioni dai file XML appena salvati con LRTimelapse, come nella prima fase.


Tramite il pannello Presentazione andiamo a creare il video vero e proprio disabilitando tutte le impostazioni offerte e settando solo la durata di ogni diapositiva al minimo consentito, ovvero 0,1s.


Dalla barra degli strumenti in alto si va a selezionare Esporta presentazione video, consiglio di esportare alla massima risoluzione possibile.



Ora il timelapse è pronto per le ultime regolazioni e per l'aggiunta di una colonna sonora, tramite Adobe Premiere o similari.

Provateci anche voi! Buon temporale a tutti!

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